Tra le attrezzature più in uso nelle più disparate attività e mansioni (anche a casa nostra ), vi sono le scale portatili . Dall’azienda più complessa ai piccoli gli esercizi commerciali , dalle e attività dedite alla manutenzione e pulizia agli occasionali interventi di riparazione o manutenzione e persino negli uffici .
C’è la giusta consapevolezza sui rischi legati all’uso di queste attrezzature?
Eppure si sa che una caduta da una scala , seppur ad altezza minima , potrebbe avere conseguenze anche gravi .
Secondo l’Occupational Safety and Health Administration (OSHA) negli Stati Uniti, le cadute da scale portatili sono una delle principali cause di lesioni sul lavoro e anche le statistiche INAIL riportano dati preoccupanti. Su ben 7400 infortuni gravi o mortali (dal 2002 al 2015), il 32% sono dovuti a cadute dall’alto (fonte INAIL – 2019) l 13,3% di queste cadute sono avvenute da scala portatile e corrispondono al 4,3% degli infortuni totali.
Di scale come attrezzature utilizzate negli ambineti di lavoro si occupa l’ art. 113 del Dlgs 81/08 definendone le caratteristiche , l’ utilizzo in sicurezza , dettagliandone gli obblighi in capo al datore di lavoro per garantirne l’uso in sicurezza .
L’allegato XX al Decreto , inoltre , richiama la Norma UNI EN 131-1 e 2 che ne specifica le caratteristiche generali di progettazione, requisiti e metodi di prova.
Primo passo , anche in caso di utilizzo occasionale o sporadico , è che il rischio legato all’utilizzo di scale portatili sia opportunamente analizzato e considerato nella valutazione dei rischi . Occorrerà verificare che l’attrezzatura sia munita di certificato di conformità e libretto d’uso e manutenzione , considerare le aeree e le modalità in cui sono utilizzate .
Sull’ aspetto comportamentale è fondamentale e d’obbligo , oltre alla formazione , prevedere l’addestramento all’uso , che , come ha previsto la Legge di conversione 215/2021 , deve essere poi tracciato in appostito registro o scheda che riporti : data , ora , nominativo del lavoratore , la sua firma e la firma dell’addestratore (un lavoratore esperto ). Sarebbe opportuno poi individuare e informare chi sarà autorizzato all’uso e chi no.
L’addestramento è un’azione importante perchè consente all’utilizzatore di soffermarsi ed acquisire elementi pratici . Sono , a titolo esemplificativo , la verifica della superficie su cui poggiano , la necessità di segnalarne la presenza in caso d’uso su vie di passaggio , la corretta inclinazione delle scale d’appoggio , l’importanza di una tenuta salda alla scala con entrambe le mani mentre si scende o si sale , il controllo delle scale doppie sul dispositivo di sicurezza contro l’apertura , la corretta manutenzione e adeguato stoccaggio , l’uso di calzature adeguate .
Queste sono soltanto alcune delle preziose indicazioni da fornire in fase di addestramento ma vorrei aggiungere che sarebbe estremamente efficace inserire una procedura di segnalazione dei quasi infortuni (cd Near Miss ) : una procedura partecipata utile a stanare quelle situazioni silenziate dal “tanto cosa vuoi che succeda” oltre che rinforzare l’attenzione sul tema .
Qualcuno ancora obietta che è tutto così eccessivo . Non credo ci si debba ancora soffermare sulle conseguenze di infortunio che non gravano solo sul lavoratore coinvolto ( e famiglia aggiungerei) ma anche sull’Azienda . E ‘una fomula algebrica inattaccabile : maggiore impegno nella formazione, nell’addestramento , nella sicurezza partecipata , meno probabilità di compiere e ripetere errori comportamentali quali cause della maggior parte degli incidenti sul lavoro.